venerdì 13 aprile 2012

Case di Bambola

        "  La casa delle bambole, piccola imitazione di una realtà più grande, agli occhi di adulti e piccini, suscita un fascino estroverso e incontenibile ,coinvolgendo  il collezionista  in un ampio campo di  interessi che abbracciano  l’arredamento, l’artigianato e la storia sociale.
L’interesse per l’oggettistica miniaturizzata sorta intorno al XVII secolo, con il trascorrere degli anni, diventa strutturale e funzionale alle case in miniatura che venivano costruite con tecniche di  fabbricazione e produzione sempre più  raffinate.
Alla fine del XIX secolo, la casa di bambola,considerata più come simbolo di privilegio, che oggetto ludico, era già commercialmente disponibile su vasta scala e caratteristica comune a quasi tutte era la presenza di una cucina ben attrezzata .Sono poche le case di bambole  giunte sino ai nostri giorni in buone  condizioni: le poche che possiamo ammirare, sono  sopravvissute non solo perché  in genere venivano considerati pezzi di arredamento, ma anche grazie alle cure amorose  dedicate loro dagli adulti, in quanto riscoprivano in esse  “il gioco “come importante  strumento educativo.
Questa mia casa di bambole  presenta dall’esterno una vetrinetta dei primi del 900  profilata da leggeri intarsi , mentre all’interno custodisce   otto camere che si susseguono a ritmo regolare le une accanto alle altre, in un alternarsi di ambienti sviluppati verticalmente in cui  i materiali naturali (legno, cotto,pietra), raccolti presso  bravi artigiani locali,vengono usati come parte costitutivi dell’insieme. Il completamento di questa casa di bambole,ha richiesto una ricerca attenta che è durata  oltre 15 anni  a “caccia “dell’oggetto lillipuziano , in molti casi trasformato, per essere adattato ed inserito in modo equilibrato e proporzionale nell’ambiente circostante.
Tutto l’insieme è costantemente” rivisitato”  e sottoposto  a cambiamenti,in un continuo arricchimento qualitativo e quantitativo. L’ambiente è costituito da semplici strutture architettoniche, di conseguenza  il gioco  scenografico  è reso da pitture, stoffe, quadri, tappeti, collezioni, ninnoli preziosi che proiettano lo spettatore in un mondo senza  tempo.
La luce  si spande nelle stanze per mezzo di lampade mignon , evocando un’atmosfera silenziosa e nostalgica, ove il suono di un carillon  accompagna il visitatore rapito da queste antiche memorie , proiettandolo  dalla rappresentazione reale al mondo fiabesco...."
Testo    parzialmente trtto dal mio libro   “Bambole Arte -Storia - Creatività

Nessun commento:

Posta un commento